Infuso di nuove sfumature ribelli, lo stile grunge trionfa sulle passerelle dell’autunno 2022. Elementi iconici sono stati avvistati ovunque e perfino Matthew Williams ha voluto introdurre Givenchy in questa era, come testimonia la collezione dell’etichetta francese ispirata al grunge-goth degli anni ‘90. “Qui, classicismo Givenchy e radicalismo sono uniti in un gioco di volumi stratificati e texture“, spiegano le note dello spettacolo. “La familiarità quotidiana del jersey lavato viene esplorata con un nuovo, intricato, rigore stratificato in cui viene portato alla ribalta un esperimento di grafica e ricamo a stampa 4D.

Conosciuta per il suo fascino disordinato e quasi trascurato, la moda grunge è diventata mainstream alla nascita del sound di Seattle, che ha combinato heavy metal, punk e rock’n’roll negli anni ’80, per poi affermarsi con l’ascesa dei Nirvana e del suo cantante Kurt Cobain, che divenne il ragazzo-manifesto del movimento musicale e icona di moda.

Negli anni ’90 invece, lo stile emblematico divenne un successo globale e ben presto attirò l’attenzione di alcuni designer emergenti dell’epoca. Il denim strappato, le t-shirt
consumate con le stampe di icone della musica, le camicie in flanella con stampa a quadri e gli stivali combat diventarono cosí alcuni degli elementi più iconici.

Per questa stagione, la cultura grunge si amalgama in passerella alle tendenze Y2K attraverso colletti polo e stampe classiche, accompagnati da pantaloni larghi e mini orli per ricreare la sensazione adolescenziale dei 00s.

Accelerata anche dai ritorni di Gossip Girl, Euphoria e altre serie liceali, l’estetica che prevale é quindi quella di una “Dark Academia”: i designer si sono ispirati ad un look universitario che risuona idee giovanili e senza tempo, ma la sensazione cupa generale della stagione, anche di fronte a realtà di crisi e di guerra, è l’aggiunta di un bordo sovversivo al classico tema iniziale.

Il grunge collegiale in passerella si riassume soprattutto in tre big trend: minigonne e maglioni xxl abbinati ai classici mocassini.

Inventata negli anni ’60 da Mary Quant, la minigonna infatti torna a parlarci non solo in campo sociale di emancipazione e liberazione del corpo femminile e si stabilisce come uno dei trend principali di questa stagione. Da indossare senza collant fino ad autunno inoltrato, il suo allure senza tempo è stato interpretato in chiave diversa da quasi tutti brand. Dior la propone sotto giacche con il peplum e con una stampa a quadri, poi ripresa anche da Marine Serre e Off-White. Jonathan Anderson per Loewe le disegna in pelliccia, mentre Bottega Veneta applica il suo classico intreccio. Da Diesel, Glenn Martens le aggiunge alla sua collezione in versione denim, mentre Dolce & Gabbana opta per le imbottiture. A consacrare la minigonna come icona della stagione è però Miu Miu, rigorosamente a vita bassa e con una cintura applicata.

Da Dior a Valentino e Louis Vuitton, la moda passa anche per i maglioni xxl con le maniche oversize, da indossare con una gonna mini o midi dalle nuance scure e uno stivale chiaro. La trama è spessa e la sensazione è quella avvolgente di una coperta, al riparo dalla gelida brezza autunnale.

L’Academic Grunge si riassume infine, nei top look da passerella di questa stagione che vestono set di gonne a pieghe e giacche boxy, maglioni più slouchy e camicie maschili.